Mi chiamo Erika Ursini,  vivo a Crotone dove svolgo l’attività di consulente del lavoro.
Grazie alla fotografia e all’uso che ne faccio per esternare emozioni e stati d’animo, riesco a superare la mia timidezza facendo forza sulla parte sensibile di me.
Mi sono avvicinata alla fotografia per caso, grazie a mia sorella che mi ha fatto provare la sua reflex. Da lì ho iniziato la ricerca del mio mondo.
Mio marito per spronarmi mi ha regalato la prima reflex e ha sempre appoggiato i miei progetti credendo in me.
Sono entrata a far parte di un’associazione fotografica della mia città – “Krotografia” – dove ho conosciuto i miei nuovi compagni di viaggio. Tra questi, con uno in particolare, abbiamo condiviso questa passione e intrapreso lo studio della luce con i corsi di Francesco Francia.
 
La macchina fotografica non è solo uno strumento per documentare, ma uno specchio attraverso cui osservo e rifletto la mia anima.
Affascinata dall’autoscatto, la mia fotografia è profondamente introspettiva. Ogni scatto è un frammento del mio essere, un dialogo silenzioso tra il mio io interiore e il mondo esterno. La reflex diventa il mezzo attraverso cui posso esplorare e rivelare emozioni e pensieri nascosti, raccontando storie che spesso rimangono non dette.
 Ogni fotografia è un passo verso una maggiore consapevolezza di me stessa e un invito agli altri a intraprendere un viaggio simile.
È un lavoro introspettivo che mi ha aiutata a crescere, a diventare più forte e a superare i miei limiti.
Fotografo spesso a casa, utilizzando il mio ambiente domestico e adattando la luce e gli accessori, che compro e conservo, immaginando le foto da creare.
Nella mia testa ho un album di immagini da realizzare.
Mi piacciono generi diversi ma mi sono soffermata su quello che sento come se fosse la mia seconda pelle.
L’autoscatto mi consente di controllare ogni aspetto dell’immagine, dall’inquadratura alla post-produzione, permettendomi di esprimere con precisione la mia estetica personale, creando la luce coerente all’atmosfera.
Sono sempre stata affascinata dalla fotografia di Francesca Woodman che trovo così cruda e diretta e che mi emoziona, anche se sono molti i fotografi che ammiro, ognuno per la propria peculiarità. Trovo ispirazione anche nella letteratura, nella musica e nelle arti visive, che mi aiutano a coltivare una visione multidimensionale della mia espressione artistica.
Attraverso la mia fotografia, spero di aprire un dialogo con chi osserva, incoraggiandolo a riflettere sulle proprie esperienze ed emozioni. Il mio obiettivo è continuare a esplorare nuovi modi di esprimere la mia identità e connettermi con il mondo in modi autentici e significativi.
La fotografia cambia con me e io cambio con la fotografia. 

About me

“Mi piacciono le mie trasformazioni. Guardo intorno tranquilla e coerente, ma pochi sanno quante donne ci sono in me”    – Anaïs Nin –